INTRO:
Cortometraggio di fantascienza che tocca con una metafora cromatica la questione razziale. Il Protagonista di nome Bianco, e dalla pelle bianca, nasce da una famiglia di colori primari, in un pianeta dal nome Arcobal, dove vi sono abitanti di tutti i colori, tranne due: il Bianco e il Nero. Bianco in questa società cresce con la convinzione di essere l’unico “non colorato” e per questo sarà emarginato da tutto e da tutti tranne che dai suoi familiari e dal suo migliore amico di nome Panna. La forza di vivere e di trovare un giorno la sua anima gemella è più forte del pregiudizio della popolazione colorata. Alla ricerca di un suo simile il nostro protagonista…TO BE CONTINUED
INFO:
La sceneggiatura è di 25 pagine e si può leggere solo facendone richiesta al maestro Walter Xausa, tramite email: walter.xausa@tarsi.it
CURIOSITÀ:
La sceneggiatura di Walter Xausa è stata scritta nel 2008 nel periodo universitario dell’accademia di belle arti di Verona il “Cignaroli”. L’artista ha voluto mettersi in discussione anche nel mondo dei cortometraggi, avendo una forte passione per i montaggi video.
STORIA:
La sceneggiatura “Pianeta Arcobal” fu inizialmente visionata da alcuni amici dell’artista appassionati di cinema che, leggendola, capirono l’originalità della storia e consigliarono a Walter di farla conoscere ad un regista italiano, Bruno Gaburro. Quest’ultimo in quegli anni soggiornava a Desenzano del Garda, paese dell’artista. Così la sceneggiatura fu realmente consegnata al noto regista di film cult anni ’90, come “Abbronzatissimi”. Gaburro, dopo alcuni giorni chiamò Walter e gli confessò che inizialmente non diede importanza al copione in quanto stufo di ricevere quotidianamente sceneggiature di basso livello… così lanciò la sceneggiatura sul tavolo, ma poi, per sbaglio, pensando di prendere un giornale sportivo posto sullo stesso tavolo, prese in mano la sceneggiatura lanciata alcuni minuti prima. Terminata la lettura, il regista si dovette ricredere e incuriosendosi tantissimo del maestro Walter, volle personalmente chiamarlo scusandosi di quel gesto di indifferenza e complimentandosi sinceramente dell’idea e gli chiese un incontro dal vivo per confrontarsi. Successivamente i due artisti divennero amici e il regista si permise di aiutare l’emergente scrittore a sistemare la sceneggiatura rendendola più leggibile e professionale. Il maestro decise di non di realizzarlo e di non farlo conoscere ad un pubblico più ampio, in quanto già appagato e soddisfatto di questa nuova esperienza artistica. Oggi, grazie al nuovo sito, il maestro ha deciso di raccontare questa bellissima storia con la speranza di arrivare a qualche interessato di cinema, di corti o sponsor per la realizzazione del cortometraggio e chiudere così un capitolo e chissà magari aprirne altri…