A seguire la mia intervista sulla Collettiva Cronografie che si è tenuta a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno:

Chi ha organizzato questa mostra dal nome Cronografie?

L’associazione culturale Rosa dei Venti, in collaborazione con la Galleria FormaQuattro di Bari e la Galleria Opus.

Il nome Cronografie come mai?

Perché è una mostra collettiva che ha come tema principale il tempo e la sua scrittura nell’arte moderna e contemporanea.

Artisti in esposizione?

Sono stato fiero di esporre con Savatore Emblema, Adele Giuliana De Matteis, Cecilia Dionisi, Athos Faccincani, Ennio Finzi, Silvio Formichetti, Mark Kostabi, Marco Lodola, Antonio Pedretti, Alfredo Pini, Francesca Romana Pinzari, Mario Schifano, Mario Vespasiani. Spero di averli nominati tutti e alcuni di loro sono artisti a livello mondiale ed essere associato ad alcuni di loro è un vero onore.

La particolarità di questa mostra?

In questa esposizione si è voluto giocare con il tempo proponendo nello stesso istante, in luoghi distanti, artisti storicizzati, moderni e contemporanei, scadendo quasi nel paradosso di far convivere nello stesso momento, ed in luoghi differenti, il presente, il passato e il futuro. Sebbene la fisica quantistica dica che il tempo non esiste, ci aggrappiamo comunque a questa persistente e tenace illusione al fine di scandire il ritmo delle nostre vite. Per dare agli altri e a noi stessi dei punti di riferimento certi, senza i quali forse non potremmo vivere. Credo inoltre che in una contemporaneità, dove tutto scorre veloce e si fa fatica a distinguere nettamente le forme, noi artisti presentati in questa mostra abbiamo creato un tunnel di collegamento tra presente e passato, un istante di pausa in cui potersi soffermare per riflettere comodamente su noi stessi, su ciò che siamo stati, su ciò che siamo e a darci  una visione di ciò che potremo diventare in futuro.

Chi vuoi ringraziare per questa mostra?

Naturalmente l’associazione culturale Rosa dei Venti, che in collaborazione con la Galleria FormaQuattro di Bari e la Galleria Opus dell’amico Marcello Mongiello, insieme al curatore della mostra Giarmando Dimarti, hanno sviluppato una grossa “energia artistica”.

Cosa ti auguri nel 2021?

Spero che il periodo Covid-19 termini al più presto e che si possa creare un’altra mostra unica come questa.